RATEAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI E RICONOSCIMENTO DEL DEBITO
Accettare un piano di rateazione per il pagamento di una o più cartelle esattoriali, non significa implicitamente ed esplicitamente, accettare il debito iscritto a ruolo, poiché il contribuente, al solo fine di evitare le procedure esecutive, potrebbe aver richiesto il pagamento rateizzato delle stesse, riservandosi quindi, il diritto di agire giudizialmente per l’annullamento delle stesse.
È questo quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione che con ordinanza n. 20962/2020 enuncia il principio secondo cui “la parte ricorrente può aver eseguito il pagamento al solo scopo di evitare successivi procedimenti espropriativi e non quale adempimento spontaneo dell’obbligazione tributaria”.
Pagare o rateizzare la cartella di pagamento non implica, quindi, accettazione della pretesa tributaria sottesa alla stessa.
Inoltre la S.C. di Cassazione con ordinanza n. 12755/2020 e con sentenza n. 5549/2021 ha stabilito rispettivamente che “la richiesta di dilazione, nonché la sua accettazione non costituiscono prova della notifica della cartella di pagamento” ed al contempo che “il riconoscimento di debito, quale atto interruttivo della prescrizione, pur non avendo natura negoziale, né carattere recettizio e costituendo un atto giuridico in senso stretto, non solo deve provenire da un soggetto che abbia poteri dispositivi del diritto, ma richiede altresì in chi lo compie una specifica intenzione ricognitiva, occorrendo a tal fine la consapevolezza del riconoscimento desunta da una dichiarazione univoca, tale da escludere che la dichiarazione possa avere finalità diverse o che lo stesso riconoscimento resti condizionato da elementi estranei alla volontà del debitore”
Pertanto dalla sola rateizzazione “ non poteva presumersi che il debitore avesse inteso riconoscere il debito, oltre che ottenere la rateizzazione del medesimo.”
Avv. Diego Esposito
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